Archivio eventi 2014
In questa sezione vengono archiviati gli eventi SLOG del 2014.
Sabato 8 Novembre 2014
CTG in travaglio di parto
Dall’interpretazione all’azione
Per iniziare, in modo corretto, la valutazione dei tracciati CTG occorre rifarsi ad una terminologia largamente condivisa, che in primo luogo sia in grado di identificare le caratteristiche delle contrazioni uterine. Il passo successivo è quello di riconoscere l’importanza di una classificazione di riferimento per il monitoraggio fetale. Non è più possibile giudicare un tracciato in modo folkloristico. Grande valore storico ha avuto la classificazione NICE 2007, che ci ha fatto prendere confidenza con i quattro parametri del tracciato CTG (frequenza, variabilità, decelerazioni, accelerazioni): ancora attuale rimane la regola decisionale dei tre minuti in occasione di una decelerazione prolungata. Più recentemente, l’ACOG e Miller 2012, ci hanno proposto un approccio standardizzato ABCD al monitoraggio, mediante una classificazione dei tracciati in tre categorie: mentre la prima e la terza sono semplici da individuare (normale e patologica), la seconda categoria è molto ampia e pone delle difficoltà gestionali, nonostante l’aiuto di una flow chart…
Comitato scientifico:
L. Valsecchi, A. Locatelli, A.Cromi.
Sabato 20 Settembre 2014
Aree di controversia in ginecologia
Dalla diagnosi alla terapia
Nell’ambito della patologia benigna ginecologia capita quotidianamente di imbattersi in patologie per le quali la diagnosi e il trattamento sono oggetto di controversie. In un momento storico come quello attuale, in cui viene chiesto al medico che ogni suo atto o scelta terapeutica siano giustificati non solo sul piano puramente clinico, ma anche economico e medicolegale, abbiamo ritenuto utile un confronto sulla gestione di alcune patologie che rientrano nelle “grey zones” dove la medicina basata sull’evidenza non offre risposte definitive.
Sarebbe infatti auspicabile che almeno nella stessa area geografica si arrivi alla condivisione e attuazione di percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali comuni, allo scopo di contenere le variazioni non necessarie nei trattamenti, eliminare il più possibile i ritardi e gli sprechi, ridurre al minimo i rischi per le pazienti e migliorare gli esiti.
Lo scopo di questo incontro vuole essere quello di affrontare in modo efficace, proficuo e condiviso alcune problematiche legate alla gestione preoperatoria e intraoperatoria di patologie femminili di frequente riscontro nella pratica ginecologica.
Comitato scientifico:
M.T. Castiglioni, L. Valsecchi
Sabato 31 Maggio 2014
Trombofilia e patologia ostetrica
“primum non nocere”
Negli ultimi due decenni si è assistito ad un progressivo incremento dell’utilizzo di eparina in ostetricia, in passato limitato alla profilassi e trattamento del tromboembolismo. Tale incremento appare conseguente al progressivo perfezionamento di test diagnostici in grado di riconoscere pazienti ad alto rischio ed all’introduzione delle eparine a basso peso molecolare, più maneggevoli della eparina non frazionata. Studi osservazionali hanno messo in associazione trombofilia congenita e acquisita con alcune delle più frequenti patologie della gravidanza, come la pre-eclampsia, la poliabortività, la morte endouterina ed il ritardo di crescita. Questo ha favorito l’introduzione della profilassi anticoagulante in categorie sempre più estese di pazienti, con l’obiettivo di migliorarne l’outcome ostetrico.
Sabato 12 Aprile 2014
La salute della donna nei paesi in via di sviluppo
Organizzazioni, progetti, interventi
Operatori sanitari con le più diverse competenze specialitiche sono impegnati in attività di volontariato nel terzo mondo. La SLOG ha voluto coinvolgere in questo convegno, rivolto a ostetrici-ginecologi, ostetriche e a tutte le professioni sanitarie, chiunque è interessato a conoscere o vivere queste esperienze. Partendo dalla progettualità della FIGO (International Federation of Gynecology and Obstetrics) e da una analisi socio-economica riguardante in particolare la donna africana, vengono presentate organizzazioni, interventi e proposte di alcuni gruppi di impegno. Lo scopo della SLOG, oltre che conoscitivo, è quello di proporre occasioni di incontro e di scambio e di promuovere la formazione di un gruppo di impegno, analogamente a quanto realizzato da specialisti a noi vicini come neonatologi ed anatomo-patologi.
Comitato scientifico:
Patrizia Vergani, Mario Giuseppe Meroni, Elsa Del Bo, Cristina Villa
Sabato 15 Marzo 2014
Gravidanza fisiologica
Verso l’autonomia dell’ostetrica/o in regione Lombardia
La Linea Guida per l’assistenza alla Gravidanza Fisiologica pubblicata nel novembre 2010 documenta la seguente raccomandazione: “Alle donne con gravidanza fisiologica deve essere offerto il modello assistenziale basato sulla presa in carico da parte dell’ostetrica/o. In collaborazione con l’ostetrica/o, il medico di medicina generale, i consultori e le altre strutture territoriali costituiscono la rete di assistenza integrata alla donna in gravidanza. Questo modello prevede, in presenza di complicazioni, il coinvolgimento di medici specializzati in ostetricia e di altri specialisti.”
Il modello di assistenza dell’ostetrica trova il suo fondamento nel concetto che la gravidanza ed il parto sono eventi fisiologici basati sulla naturale capacità della donna di vivere l’esperienza della nascita, accompagnata dalla quantità minima di interventi necessari.
Questo modello inoltre assicura la continuità dell’assistenza attraverso la presa in carico da parte dell’ostetrica o di un gruppo di ostetriche, per tutto il percorso nascita. Il convegno ha lo scopo di presentare le prove di efficacia di questa raccomandazione, di mostrare come nell’ambito del nostro sistema regionale questa raccomandazione si stia attuando e di confrontarla con altre esperienze.
Sabato 25 Gennaio 2014
Principi di assistenza ostetrica
Il risk management in sala parto
Il “risk management” è la chiave per migliorare la sicurezza della cura. Questo è particolarmente importante in ostetricia, specialità ad alto rischio nella quale eventuali errori sono gravati da ricadute particolarmente onerose sul piano umano
ed economico. Nella sala parto lavorano a stretto contatto diversi professionisti (ginecologi, ostetriche, anestesisti, pediatri/neonatologi, infermieri), e coordinare un elevato ed eterogeneo numero di professionisti è sicuramente un compito difficile. Frequentemente i percorsi di miglioramento e di riduzione del rischio passano attraverso modelli organizzativi innovativi e la consapevolezza che in sala parto è essenziale il lavoro di équipe.
Il corso si prefigge di fornire linee guida e protocolli di comportamento nel campo della gestione delle emergenze ostetriche con individuazione dei momenti a maggiore rischio clinico, loro valutazione e risoluzione, scelta della priorità clinica in caso di eventi contemporanei, attraverso la condivisione di risultati mediati dalla letteratura e dall’esperienza ostetrica quotidiana.
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Società Lombarda di Ostetricia e Ginecologia
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Con il contributo educazionale di FERRING farmaceutici